Ecco che – come doveva essere – è stato. La prima riunione della commissione sull’equo compenso non c’è stata. E ci è pure toccato aver ragione. Questa volta sugli editori, che non si sono presentati. Le ragioni in Fieg sono chiare. Non hanno nominato nessun rappresentante perché uno non basta. Ne vogliono almeno cinque, in rappresentanza di tutti i settori: Quotidiani, periodici, online, agenzie ed emittenti radiotelevisive.
Il sottosegretario Peluffo ha prontamente chiesto un parere interpretativo sulla legge stessa ma non ha fermato i lavori. E questo è un buon auspicio. Nel frattempo forse anche noi freelance dovremmo chiedere più rappresentanti affinché tutti i settori siano contemporaneamente previsti, visto le differenti specificità professionali. Dunque potremmo chiedere:
– Quotidiani: un rappresentante ciascuno per giornalisti e fotografi
– Periodici: un rappresentante ciascuno per giornalisti, fotografi, stylist e grafici
– Online: un rappresentante ciascuno per giornalisti, fotografi, videomaker e pure blogger
– Agenzie: un rappresentante ciascuno per giornalisti, fotografi e videomaker
– Emittenti radiotelevisive: un rappresentante ciascuno per giornalisti, conduttori, speaker, cameraman e videomaker
dopodiché andiamo pure a votazione. Sperando di non aver dimenticato nessuno.
Fabio Gibellino
esecutivo nazionale USGF
www.usgf.it