– Viviamo di giornalismo.
– Contribuiamo per oltre il 50 per cento alla realizzazione di quotidiani, periodici, radio, tv,
on-line.
– Siamo vittime delle riduzione dei compensi che i gruppi editoriali decidono d’ufficio.
– Subiamo la concorrenza sleale di stagisti e di non professionisti che scrivono a costo zero.
– E siamo destinati ad aumentare.

Noi giornalisti freelance, liberi professionisti e precari dell’informazione
VOGLIAMO

RICONOSCIMENTO DELLA NOSTRA DIGNITA’ DI LAVORATORI
TUTELA PREVIDENZIALE A CARICO DEI COMMITTENTI
INTESE COLLETTIVE PER GARANTIRE LE MIGLIORI CONDIZIONI

L’USGF VUOLE

  1. Applicazione dell’articolo 36 della Costituzione: “… diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto…”.
  2. Diritto a copertura assicurativa in caso di infortunio, malattia, invalidità.
  3. Obbligo di una lettera di incarico che indichi la data di inizio della collaborazione, la durata, il tipo di prestazione, il compenso, i tempi e le modalità di pagamento.
  4. Rispetto della legge n. 231/2002: il compenso pattuito deve essere erogato entro 30 giorni dalla consegna del lavoro e deve prescindere dalla sua pubblicazione.
  5. Versamento dello stesso compenso pattuito in origine per ogni cessione del lavoro ad altre testate nel rispetto del diritto d’autore.
  6. Gli stessi diritti dei giornalisti dipendenti (protezione delle fonti,accesso alle informazioni, scelta di togliere la firma, tutela del diritto d’autore).
  7. Compenso maggiorato delle quote di contribuzione previdenziale (gestione separata INPGI)  a carico dei committenti.
  8. Obbligo di copertura assicurativa e spese legali a carico dei committenti per danni da responsabilità civile derivanti dall’oggetto della prestazione.
  9. Agevolazioni contributive, sgravi fiscali e altre misure di sostegno.
  10. Tutelare anche chi non è ancora iscritto all’Ordine ma produce contenuti giornalistici per testate regolarmente registrate in Tribunale, così da impedire che l’uso di collaboratori a ‘costo zero’ inquini il mercato con la concorrenza sleale.

L’USGF

IINVITA gli editori a un tavolo per discutere del lavoro autonomo con i nostri rappresentanti.

CHIEDE al Ministero del Lavoro che si faccia garante di protocolli d’intesa
con gli editori e i datori di lavoro.