PostHeaderIcon Scontro tra Fnsi e Ordine sulla crisi del giornalismo I nodi: precariato e scuole. Parte la fronda dei freelance

È scontro tra Ordine dei giornalisti (Odg) e Federazione nazionale della
stampa italiana (Fnsi). Precariato, riconoscimento a manica larga del titolo
di giornalista, scuole di giornalismo e riforma sono i temi al centro del
diverbio.  Si tratta, a dir il vero, di problemi quasi endemici della professione,
che oggi assumono però maggior peso vista la crisi dell’editoria. Mentre
almeno 700 giornalisti saranno costretti ad abbandonare le proprie redazioni
entro fine anno, il sindacato se la prende con l’Odg e l’Odg fa le pulci al
sindacato.

Sarà un caso, ma la querelle imperversa mentre si avvicinano le
elezioni dell’Ordine previste a maggio e mentre, a inizio febbraio, il
sindacato dovrà affrontare la fronda dei freelance.

Sono circa 17 mila i giornalisti con contratto di lavoro, oltre 25 mila
quelli iscritti alla gestione separata dell’Inpgi. In tutto poco più di 42
mila giornalisti su quasi 90 mila iscritti all’Ordine. Chi sono e cosa fanno
gli altri 45 mila, si chiede il sindacato? Perché non si è posto un argine
al ritmo crescente delle iscrizioni? L’Ordine deve stare attento
all’andamento del mercato giornalistico, fanno sapere dalla Fnsi, non può
fregarsene, non si può chiudere a riccio sulla mancata tutela degli
iscritti.

Tanto più che sostenere una ventina di scuole di giornalismo in Italia dà
agli studenti l’illusione di trovare dopo lavoro. Ben venga allora la
riforma della categoria con l’accesso esclusivo alla professione per via
universitaria e, tra gli altri, la revisione del consiglio nazionale
dell’Ordine con il taglio dei consiglieri dagli attuali 140 alla metà.
Sciocchezze, replica l’Ordine nazionale dei giornalisti, per avere un
sindacato che non funziona tanto vale averne un altro.

In passato nella Fnsi si confrontavano diverse correnti, ora non più; manca
il confronto e la capacità di analisi. Tanto è vero che il problema non è
chi ha il tesserino e come lo usa, ma chi sta in redazione senza tesserino e
non viene tutelato, chi è costretto a pagarsi da solo i contributi. Sono i
comitati di redazione (cdr) che dovrebbero cercare di risolvere questi
problemi. In passato forse, sempre secondo l’Odg, l’Ordine si è interessato
poco all’andamento del mercato, ma ora ha già chiuso quattro scuole, ha
ridotto gli studenti da 200 a poco più di 100 e in futuro, contro il lavoro
nero, prima si dovrà ottenere il titolo di giornalista e poi si lavorerà, al
contrario di oggi. Comunque, su mille praticanti che sostengono l’esame di
stato, concludono dall’Odg, solo 120 vengono dalle scuole, la maggioranza
restante sono riconoscimenti d’ufficio. L’Ordine deve riconoscere un
diritto, al sindacato vigilare sulla buona prassi.

Contro la Fnsi, poi, si leva anche la voce dell’Unione Sindacale Giornalisti
Freelance. Stanchi di non avere una debita rappresentanza sindacale
nonostante la decisione a favore presa dal congresso Fnsi nel 2004, i
freelance hanno fatto da soli e si sono dati di un proprio organismo di
base, l’Usgf.

Il prossimo 4 febbraio, il Consiglio nazionale del sindacato proporrà la
nascita di una commissione per il lavoro autonomo, in supporto alla giunta
esecutiva e della segreteria nazionale. Si preannunciano quindi battaglie
non solo all’interno del sindacato tra i sostenitori della commissione e chi
non vuole concedere spazio ai liberi professionisti, ma anche tra Fnsi e
freelance che non vogliono una commissione ma un organismo con tanto di
rappresentanti che gestiscano le trattative con gli editori. Nel caso non si
trovi l’accordo, l’Usgf vaglia già alleanze alternative e l’ipotesi di
chiedere ai freelance di non iscriversi più alla Fnsi.

Marco A. Capisani
Italia Oggi

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(ANSA) - ROMA, 24 GIU - È nato l'Organismo di Base dei Freelance, Usgf (Unione Sindacale Giornalisti Freelance). A Roma, una delegazione di giornalisti freelance ha protocollato alla Fnsi, la Federazione nazionale della stampa, l'atto costitutivo per procedere, come da Statuto della Federazione, al riconoscimento ufficiale dell'Usgf da parte del Consiglio Nazionale della Fnsi. «L'Organismo di Base - spiega una nota - agendo all'interno della Fnsi, vuole stimolare la Federazione perchè si attivi per la tutela del lavoro autonomo. L'Organismo di Base si rivolge ai giornalisti freelance, liberi professionisti, lavoratori autonomi. Nasce per difendere i diritti dei collaboratori davanti alle prepotenze degli editori; per mettere un argine al Far West del lavoro autonomo; per ottenere tutele. Nasce perchè la questione dei free lance non può più aspettare». (ANSA). STF 24-GIU-09 20:35 NNN
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