PostHeaderIcon LA FNSI NON PARLI A NOME NOSTRO

Un primo passo per dire: noi ci siamo
e non siamo i fantasmi dell’informazione…

Non eravamo tanti, ieri a Roma, davanti a palazzo Madama, ma eravamo i
rappresentanti di tutte le sigle che si sono formate qui, sul territorio
capitolino, e che si stano coordinando con altri gruppi a livello nazionale.
Senza Bavaglio, PuntoeaCapo, Errori di Stampa, 40×50 e alcuni singoli che si
stanno unendo a noi per cercare di combattere una battaglia contro lo
sfruttamento del nostro lavoro che sia efficace e che esca fuori dalle
logiche sindacali, ormai incastrate nelle proprie viziate dinamiche
politiche.

Eravamo lì perché volevamo essere all’audizione della Fnsi promossa dalla
Commissione Lavoro del Senato perché si sarebbe parlato di noi,
precari/freelance, e volevamo farlo in prima persona senza il “cappello”
della Fnsi che per noi non ha mai fatto nulla. Abbiamo ottenuto che il
presidente della Commissione, il senatore Pasquale Giuliano, aprisse la
seduta dei lavori leggendo il nostro documento congiunto, davanti a Franco
Siddi, in cui abbiamo affermato a chiare lettere che la FNSI non ci
rappresenta, anzi ci danneggia.

“I precari del giornalismo siamo noi e una rappresentanza del sindacato è
stata convocata senza aver interpellato nessuno di noi e senza avere
legittimità per parlare a nostro nome”, è scritto.

“I sindacalisti in questi anni hanno scelto di non volerci rappresentare,
escludendoci dai tavoli delle trattative con gli editori, dai comitati di
redazione e non menzionandoci nel Contratto collettivo nazionale”.
Abbiamo chiesto, quindi, di essere gli interlocutori di un’indagine reale
sul mondo dell’editoria perché siamo noi che viviamo ogni giorno sulla
nostra pelle la situazione di sfruttamento. Il presidente di Commissione  si
è impegnato ad ascoltare entro una settimana una rappresentanza nazionale
dei coordinamenti di giornalisti precari e freelance.

Qui a Roma, ancora una volta abbiamo notato l’assenza di chi all’interno di
Stampa Romana dovrebbe rappresentare i precari e i freelance. Nessuno della
Consulta freelance si è premurato di agire o di porre la questione della
nostra partecipazione a questo incontro, perché questo avrebbe significato
mettere in discussione le politiche imposte dall’alto, a livello nazionale e
regionale.

A noi va benissimo così, anzi li ringraziamo per averci ricordato con la
loro inanità che stiamo facendo la cosa giusta e che l’unica realtà dei
freelance e dei precari si muove ora fuori dalle rigide griglie di un
sindacato fermo e inutile.

Antonella Vicini
Senza Bavaglio Roma
www.senzabavaglio.info
www.usgf.it  (Unione Sindacale Giornalisti Freelance)
freelance@usgf.it

segue comunicato stampa post evento

ROMA
Primo successo dei giornalisti precari
Il Senato ne riceverà una delegazione
Roma –  Protesta dei giornalisti precari e freelance davanti a Palazzo
Madama in occasione dell’audizione del sindacato di categoria, la Fnsi, in
commissione Lavoro per un’indagine conoscitiva sul precariato nel settore
dell’editoria. Il presidente della Commissione, il senatore Pasquale
Giuliano, ha aperto la seduta con la lettura del documento che gli è stato
consegnato da una delegazione dei manifestanti.  I precari del giornalismo,
stanchi di una situazione non più accettabile, si sono rivolti direttamente
ai senatori per fare conoscere le loro storie e “indagare la truffa
rappresentata da costose e inutili scuole di giornalismo”.
La richiesta di un’indagine reale sul mondo dell’editoria che prenda come
interlocutori anche chi vive sulla sua pelle la situazione di sfruttamento è
stata accolta dal presidente di Commissione che si è impegnato ad ascoltare
entro una settimana una rappresentanza nazionale dei coordinamenti di
giornalisti precari e freelance, costituiti dal basso in tutta Italia.
“I sindacalisti in questi anni hanno scelto di non volerci rappresentare,
escludendoci dai tavoli delle trattative con gli editori, dai comitati di
redazione e non menzionandoci nel Contratto collettivo nazionale” scrivono i
i giornalisti precari e collaboratori delle principali testate che si sono
riuniti in numerose sigle e iniziative autonome al di fuori della
Federazione nazionale della stampa italiana. In occasione della
manifestazione del 9 aprile “Il nostro tempo è adesso”, queste sigle
scenderanno in piazza unite in un Coordinamento di giornalisti precari e
freelance.
I giornalisti hanno chiesto di essere ascoltati dai senatori per raccontare
quali sono le effettive condizioni di lavoro dei giovani e dei
collaboratori, sottoposti a ricatti quotidiani, sottopagati o non pagati
affatto. “I precari del giornalismo siamo noi – dicono i manifestanti – una
rappresentanza del sindacato è stata convocata senza aver interpellato
nessuno di noi e senza avere legittimità per parlare a nostro nome”.
Queste le condizioni di lavoro denunciate dai giornalisti sfruttati: “ Noi
che riempiamo i giornali, le radio e le televisioni ogni giorno, noi che
siamo pagati poche decine di euro per articoli e inchieste, noi siamo
fantasmi dietro a una firma, non abbiamo ammortizzatori, non abbiamo
dignità. Coloro che hanno contratti a termine vivono appesi a un filo,
quelli che sono pagati ad articolo non hanno neanche quel filo e vivono col
terrore di non essere richiamati il giorno successivo.
La libertà d’espressione di cui dovremmo essere bandiere ci è così preclusa.
Le condizioni di lavoro a cui siamo costretti sono tanto più assurde e
inadeguate se si pensa che molte delle testate da cui siamo arruolati, come
in un caporalato dell’editoria, si avvalgono di milioni di euro di
finanziamento pubblico”.
Coordinamento giornalisti precari e freelance di Roma

Lascia un Commento

EQUO COMPENSO: la proposta USGF agli atti della Commissione Governativa
Sostieni USGF
Conferenza Stampa USGF
(ANSA) - ROMA, 24 GIU - È nato l'Organismo di Base dei Freelance, Usgf (Unione Sindacale Giornalisti Freelance). A Roma, una delegazione di giornalisti freelance ha protocollato alla Fnsi, la Federazione nazionale della stampa, l'atto costitutivo per procedere, come da Statuto della Federazione, al riconoscimento ufficiale dell'Usgf da parte del Consiglio Nazionale della Fnsi. «L'Organismo di Base - spiega una nota - agendo all'interno della Fnsi, vuole stimolare la Federazione perchè si attivi per la tutela del lavoro autonomo. L'Organismo di Base si rivolge ai giornalisti freelance, liberi professionisti, lavoratori autonomi. Nasce per difendere i diritti dei collaboratori davanti alle prepotenze degli editori; per mettere un argine al Far West del lavoro autonomo; per ottenere tutele. Nasce perchè la questione dei free lance non può più aspettare». (ANSA). STF 24-GIU-09 20:35 NNN
Sottoscrivi la newsletter USGF

Inserisci la tua e-mail: 

Motore di Ricerca
maggio 2025
L M M G V S D
« Mar    
 1234
567891011
12131415161718
19202122232425
262728293031  
Senza Bavaglio
Statistiche